martedì 7 marzo 2017

Quando me ne sarò andato, soltanto l'Amore potrà prendere il mio posto



«Quando me ne sarò andato, soltanto l'amore potrà prendere il mio posto. Il mio corpo passerà, ma la mia opera andrà avanti e il mio spirito continuerà a vivere. Nella morte, come nella vita, vi amerò sempre, attraverso infiniti cicli di tempo, incondizionatamente, senza alcun desiderio se non la vostra felicità, per sempre, in Dio!»


Quando farò il voto del silenzio
per rimanere racchiuso col mio Amato
fra le braccia della Sua onnipresenza,
resterò intento ad ascoltare la Sua sinfonia
dei gioiosi canti del creato
e a contemplare meravigliose visioni nascoste.
Ma non scorderò tutti voi.
In silenzio vi osserverò
camminare su di me nell'erba fresca
e scoprire la mia viva presenza nelle foglie.
Vi guarderò con tenerezza materna
da ogni fiore vermiglio
che s'imporpora d'amore per darvi gioia.
Vi accarezzerò con la brezza sinuosa
per alleviare i vostri affanni e le vostre paure;
e vi avvolgerò nel calore del sole
quando il freddo della solitudine illusoria
si smarrirà nel vostro cuore.
Quando contemplerete l'oceano
guarderete me
fuso col mio Amato sull'altare dell'orizzonte,
sotto la volta di raggi d'argento
dell'azzurro, ondoso, vago santuario.
Non parlerò, se non con la vostra ragione,
non vi ammonirò,
se non con la vostra coscienza.
Vi convincerò solo col vostro amore
e col desiderio del vostro cuore
di cercare soltanto l'Amato.
Vi tenterò, ma con la sola tentazione
di assaporare unicamente l'amore dell'Amato.
Dimenticate me, se volete, ma non il mio Amato!
Ricordando Lui, non potrete dimenticare me.


Vengo a voi per dirvi di Lui
e della via per chiuderlo nel vostro cuore
e della disciplina che porta la Sua grazia.
Per mezzo della mia mente che in silenzio vi parla,
io comunico con voi che mi avete chiesto di guidarvi
alla presenza del mio Amato
o vi parlo con un dolce sguardo espressivo
o con amore vi dico parole sommesse
o, in modo chiaro, vi induco a non allontanarvi da Lui.
Ma quando non sarò più che un ricordo
o un'immagine mentale, o una voce silente,
quando nessun richiamo terreno potrà mai rivelare
la mia dimora nello spazio inesplorato,
quando né lievi implorazioni, né duri,
possenti comandi vi porteranno la mia risposta,
sorriderò nella vostra mente quando sarete nel giusto
e quando avrete torto piangerò coi miei occhi
osservandovi nell'oscurità,
e piangerò coi vostri occhi, forse;
e, sussurrando, parlerò nella vostra coscienza
e ragionerò con voi attraverso il vostro amore.
Quando non potrete più parlare con me,
leggete i miei 'Sussurri dall'Eternità';
attraverso di essi vi parlerò eternamente.
Sconosciuto camminerò al vostro fianco
e vi proteggerò con braccia invisibili.
E non appena conoscerete il mio Amato
e udrete la Sua voce nel silenzio
voi conoscerete anche me in un modo tangibile,
più di quanto mi abbiate conosciuto
su questo piano terrestre.
E, inoltre, quando non sarò più che un sogno per voi
verrò a ricordarvi che anche voi non siete altro
che un sogno del mio Celeste Amato,
e quando anche voi saprete di essere un sogno,
come lo so io ora,
saremo tutti per sempre desti in Lui.



- Paramahansa Yogananda -








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