giovedì 19 novembre 2009

dal "Canto di me stesso" di Walt Whitman

Io penso che potrei voltarmi e vivere con gli animali,
sono così placidi e autosufficienti,
Rimango a guardarli a volte anche per mezza giornata.
Non si affannnano e poi si lamentano per la loro condizione,
Non rimangono svegli di notte a piangere per i loro peccati,
Non mi danno il voltastomaco mentre discutono
i loro doveri nei confronti di Dio,
Non ce n’è uno scontento,
o ossessionato dalla smania del possesso,
Non ce n’è uno che s’inginocchi di fronte a un altro,
né a un suo simile vissuto migliaia di anni fa,
Non ce n’è uno rispettabile o industrioso in tutta la terra.




1 commento:

Eli ha detto...

Walt Whitman è il mio Poeta preferito, per la sua carnalità, per la sua spiritualità.
Penso fosse Illuminato. Un Illuminato inconsapevole ramingo nelle vie di New York.
Nelle sue poesie la Natura si può toccare, si può mangiare. E si può entrare in contatto con l'umanità più profonda dell'essere umano, con quel grandioso mondo interiore che a volte dimentichiamo, presi negl'ingranaggi del quotidiano.

Da "Leaves of grass", "Foglie d'erba"

Io sono pazzo di me, vi sono tante cose in me, e tutte così splendide.



Abbagliante, tremenda, con che rapidità m'ucciderebbe un'alba,
Se io non potessi ora e sempre irraggiare un'alba da me.
Noi pure sorgiamo, abbaglianti e tremendi come il sole,
E fondiamo la nostra aurora, o anima mia, nella calma frescura dell'alba.


La mia conoscenza, la mia parte vitale,procede di conserva con il significato di tutte le cose,
La felicità (e chiunque m'ascolti, che quegli o quella ne parta alla ricerca oggi stesso).


Misurate i mondi, ma non cercate mai di misurare me,
Allontano il più insinuante ed il migliore, semplicemente fissando lo sguardo su di voi.

Superlativo!!!!

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