lunedì 27 settembre 2010

E' tempo di aspettare per fare qualcosa di grande importanza

I Tarocchi Zen di Osho
74. La pazienza


Abbiamo dimenticato come aspettare: è uno spazio praticamente abbandonato. Essere in grado di aspettare il momento giusto è il nostro bene più prezioso. L'intera esistenza aspetta il momento giusto. Perfino gli alberi lo sanno - quando è tempo di fiorire e quando è tempo di far cadere le foglie ed ergersi nudi verso il cielo. Ancora conservano una loro bellezza in quella nudità, in attesa del nuovo fogliame, immersi in una fiducia profonda: il vecchio se n'è andato e ben presto arriverà il nuovo, e i nuovi germogli inizieranno a spuntare. Noi abbiamo dimenticato come aspettare: vogliamo tutto e in fretta. Questa è una grossa perdita per l'umanità... In silenzio e nell'attesa, qualcosa in te continua a crescere - il tuo essere autentico. E un giorno balzerà fuori e diventerà una fiamma, e annienterà la tua personalità: sarai un uomo nuovo! E questo uomo nuovo sa a quale grande cerimonia partecipa, conosce il nettare eterno della vita.

Osho Zen: The Diamond Thunderbolt Chapter 10


Commento:

Ci sono momenti nei quali la sola cosa da fare è aspettare. Il seme è stato seminato, il bambino sta crescendo nel ventre, l'ostrica sta intessendo il granello di sabbia, tramutandolo in una perla. Questa carta ci ricorda che questo è un tempo in cui la sola cosa che ci venga richiesta è essere attenti, pazienti, in attesa. La donna qui raffigurata è proprio in quest'atteggiamento. Appagata, senza alcuna traccia d'ansia, è semplicemente in attesa. Attraverso tutte le fasi lunari che scorrono sopra la sua testa, rimane paziente, in profonda sintonia con i ritmi della luna, al punto da essersi praticamente unita a lei. La donna sa che è tempo di essere passivi, lasciando che la natura faccia il suo corso. Ma non è né assonnata né indifferente; sa che deve tenersi pronta per qualcosa di grande importanza. È un'epoca colma di mistero, come lo sono le ore che precedono l'alba. È un momento in cui la sola cosa da fare è aspettare.


6 commenti:

fdmpaul ha detto...

Questa lezione è veramente difficile...............
a me non va proprio giu di dover aspettare, non ci riesco......
eppure in questo periodo non si riesce a far quasi niente di concreto per cambiare il mondo........
(e intendo cambiarlo radicalmente e in fretta.... ahime quanti sogni)
quindi mi sento come un rospo chiuso in una pentola piena di acqua bollente.........

Eli ha detto...

Stefania

a volte osservo i gatti per imparare la pazienza.
Loro sono capaci di stare mezza
giornata davanti ad un cespuglio od
un vaso di fiori, aspettando che
esca la lucertolina che inseguivano, e che lì si è nascosta.
Dovrei proprio imparare la pazienza, visto che non sono capace di aspettare che la lavatrice abbia
finito di centrifugare, o che i
fagioli siano cotti.
A volte, spesso, vorrei una bacchetta magica, puf!, ed è tutto fatto in un secondo.

Stefania Nicoletti ha detto...

Eli,
stavo per scrivere qualcosa di simile, in risposta a fdmpaul!

E' proprio così.
Io non ho mai avuto gatti, ma sempre cani. Però penso che il concetto sia lo stesso.
Gli animali sono meravigliosi, perché riescono a vivere il momento presente. Sono totalmente presenti nel qui e ora.
Cosa che noi umani non riusciamo a fare, se non in alcune occasioni. Ma difficilmente riusciamo a mantenere quello stato costante... Loro invece vivono tutta la vita così.

Anch'io osservo spesso il mio cane e imparo molto da lei.
Ogni tanto la osservo e sembra che sia assorta in meditazione. Anzi, a volte penso proprio che stia meditando! :-)
In realtà lei ha sempre un atteggiamento molto zen, in tutti i momenti della sua giornata. Penso che sia una caratteristica generale di tutti gli animali, ma in passato ho avuto altri cani e mai nessuno era come lei. Deve essere un grande Anima :-)

Comunque hai proprio ragione sull'incapacità di aspettare.
Io tendenzialmente sono piuttosto riflessiva e meditativa di natura. Posso stare anche un giorno intero senza far nulla, in tranquillità. Però spesso anch'io ho quell'impazienza che hai ben descritto con gli esempi della lavatrice e dei fagioli!
Per farti un esempio... in questi giorni (ormai da oltre una settimana) mi funziona male internet. E ci sono dei momenti in cui perdo totalmente la pazienza e non sono capace di aspettare che si ripristini la connessione! :-)

Comunque è una caratteristica generale dell'essere umano, soprattutto qui in occidente. Viviamo in un modo e in un mondo frenetico, e non sappiamo aspettare. Il Tempo (concetto illusorio!) e la fretta hanno preso il sopravvento su di noi.


E hai ragione anche tu, fdmpaul.
Capisco ciò che dici. Anch'io a volte mi sento così.
E a volte è così difficile fermarsi ad aspettare...

Comunque amo molto questa carta dei tarocchi di Osho. E' una delle mie preferite e ci sono molto legata.

Mi fa venire in mente Siddharta del romanzo di Hermann Hesse.
"Siddharta sa digiunare, sa pensare, sa aspettare".

Andrea Parovèl ha detto...

Ste..ho eliminato FB non ho salvato tuoi recapiti..
urge contatto..ai numeri che tu avrai nei messaggi per darmi mail..Grazie scusa per il fuori tema...
Andrea

Anonimo ha detto...

cara la Nicoletti.....l'attesa è il tempo che passa dal momento in cui noi agiamo per un fine e non siamo più indispensabili per il termine del fine stesso.......cioè il lasso di tempo dal momento che fai partire la lavatrice, al termine della centrifuga...... in quel momento ti devi cercare un'altro qui e ora perchè l'attesa non esista...... l'attesa esiste perchè siamo noi che la facciamo esistere......più o meno è così?

Stefania Nicoletti ha detto...

Ciao caro!
Hai ragione, l'attesa esiste perché noi la facciamo esistere...
In realtà, non esistendo né un "prima" né un "dopo", non esiste nemmeno lo spazio intermedio e quindi l'attesa di qualcosa. Infatti l'attesa la creiamo noi, per riempire il puro e semplice vuoto. Anzi, la crea la nostra mente, che deve sempre pensare in termini di "qualcosa da fare" e non riesce a concepire il vuoto e il nulla; e non riesce a vivere il famoso qui e ora, ma pensa sempre al passato o al futuro.
Un abbraccio!
E stavolta il gettone l'hai guadagnato tu ;-)


Andrea, mi ero accorta che non c'eri più su facebook! Infatti volevo scriverti, per chiederti se ti avevano cancellato l'account o se ti eri cancellato tu.
Comunque domani ti scrivo via mail :-)
Un abbraccio anche a te!

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